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 Il risparmio È di moda
10/09/02
In tutto il mondo il consumo energetico si è incrementa sempre più vertiginosamente. Questo ha comportato un ancor maggior aumento dell’inquinamento. Le risorse sono esauribili e perciò è doveroso prima ancora che auspicabile attuare tutte quelle strategie che possono portare a risparmiare energia. La casa assorbe una buona parte di energia prodotta (quanto quella utilizzata dal settore industriale).
Inoltre consumare meno significa spendere meno, sapendo bene quanto le bollette, luce e gas, pesano sul bilancio familiare.
Per rendere più concreto il discorso vediamo nello schema seguente come sono ripartiti i consumi energetici all’interno di una casa:
Come si vede la maggior parte dei consumi se ne vanno con il riscaldamento. Sarà su di esso che dovrà essere fatto un utilizzo più ragionevole dell’energia, senza dover rinunciare per questo alle comodità.
Ecco ad esempio alcuni consigli pratici:

• Non surriscaldare troppo l’ambiente (ad ogni grado in più corrisponde un’aumento del 50% di consumo energetico)
• Eliminare l’aria dall’impianto di riscaldamento, sfiatando periodicamente quest’ultimo
• Inserire tra il radiatore e la parete (soprattutto per quelli a contatto con una parete esterna) un pannello di materiale isolante ricoperto su di un lato da una pellicola metallica
• Evitare di coprire i radiatori con tende o mobili in quanto possono consumare fino al 40% di energia in più
Ma altre possono essere le strategie per alleggerire le nostre bollette:
Le Coibentazioni
Coibentare significa aggiungere uno strato di materiale isolante per limitare la dispersione di calore attraverso le pareti, la rete di distribuzione, i tetti, i solai. Inoltre rispetto ai vantaggi ottenuti il costo è modesto.
La contabilizzazione del calore
Mentre da un lato con l’impianto autonomo si ha una maggiore libertà di gestione, tra tempi e temperature, dall’altro le spese di manutenzione sono totalmente a carico del proprietario. Inoltre il rendimento delle caldaie individuali è in genere sempre minore rispetto a quello di una caldaia centralizzata.
Un buon compromesso è quello di mantenere l’impianto condominiale, ma applicando un sistema di contabilizzazione del calore, consentendo comunque una divisione equa delle spese fisse. Spetterà, a questo proposito, all’assemblea condominiale stabilire la parte di quota fissa (tra il 20 e il 50%), mentre ogni utente pagherà solo il calore da esso consumato.
Valvole termostatiche
È un sistema che regola automaticamente l'afflusso d'acqua calda in base alla temperatura scelta ed impostata su un'apposita manopola graduata. Il risparmio ottenuto può arrivare fino al 20%.

Inoltre un buon modo per fronteggiare la dispersione di calore in un appartamento è sostituire le vecchie finestre con serramenti nuovi e doppi vetri. Un investimento che si recupera nel tempo, perchè consente di risparmiare sul riscaldamento di casa. La rivista Altroconsumo offre alcuni utili consigli per scegliere la soluzione più adatta alle singole esigenze.

Negli ultimi anni, grazie alle detrazioni fiscali concesse dalla Finanziaria, sono aumentate le facilitazioni per ristrutturare gli appartamenti, che includono anche serramenti e doppi vetri. La detrazione, del 36 per cento, riguarda le finestre delle parti comuni o gli interventi del singolo, solo se si inseriscono in un progetto di ristrutturazione complessiva. Ma la decisione di cambiare i serramenti può dipendere anche da altri motivi: tra i vantaggi che se ne trarranno c’è sicuramente quello di un maggiore risparmio energetico, dato che le finestre costituiscono il punto dove si verifica la maggiore dispersione di calore in un appartamento. Una scelta vantaggiosa quindi, soprattutto per chi dispone di riscaldamento autonomo e può regolare la temperatura in casa. Doppi vetri
I vetri assolvono a molteplici funzioni: garantiscono l’isolamento termico ed acustico, ottimizzano il risparmio energetico, filtrano la luce, hanno un valore estetico nell’ambiente. In questi ultimi anni quasi tutti i vetri tradizionali sono stati sostituiti dalle più moderne vetrocamere, che garantiscono prestazioni decisamente migliori. I doppi vetri infatti, isolano meglio dall’esterno rispetto al calore e al rumore e possono anche proteggere dai furti. Sono chiamati vetrocamere perché generalmente dispongono di un’intercapedine tra i due strati di vetro che contiene aria secca; alcuni poi sono rivestiti di fili metallici, per diminuire ancor più la dispersione di calore. Se si inserisce del gas nell’intercapedine, le proprietà termiche vengono ulteriormente potenziate.
Serramenti
Per conseguire un buon isolamento termico, occorre prendere in considerazione anche i serramenti, che possono essere realizzati in legno, PVC o alluminio.
I primi sono i più diffusi.
Di impatto visivo ridotto, si armonizzano con l’arredo e rispettano l’ambiente. Ne esistono varie essenze: quelle in pino e abete sono le più economiche; quelle in douglas le più richieste e quelle in rovere le più pregiate. I serramenti in PVC sono quelli a maggior impatto ambientale per la presenza, nel materiale, di stabilizzanti e plastificanti. L’alluminio è il materiale più diffuso negli uffici e mal sopporta l’effetto condensa. A volte viene utilizzato insieme al legno (quest’ultimo costituisce la parte interna), per facilitare la manutenzione del serramento.
Per garantire una buona resa delle finestre occorre innanzitutto affidare la loro installazione a personale tecnico qualificato. Se il montaggio non avviene in maniera corretta, potrebbero verificarsi dispersioni di calore e spifferi. La manutenzione deve essere costante: una pulizia accurata, soprattutto se i serramenti sono in PVC ed un accurato controllo delle parti più delicate, quali cerniere e viti di fissaggio al muro. Per verificare che i materiali siano di buona qualità, è possibile richiedere al serramentista garanzie sul rispetto delle norme di legge (sia il doppio vetro che il serramento rientrano nelle norme sul risparmio energetico stabilite dalla legge 10/91).
         Per saperne di più visita la sezione Lex & Link


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